Pubblicato in: In classe

La scrittura ritrovata

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La scrittura ” parla” di noi. Una grafia armonica e funzionale (non sempre e solo bella!) può agevolare un altrettanto armonico sviluppo della persona.  Ho letto molto sull’ argomento e sono sempre più convinta che se si intervenisse già dalla scuola materna con esercizi mirati, si potrebbero evitare difficoltà maggiori nel percorso scolastico di molti bambini. Alcuni colleghi non sono d’accordo con le mie posizioni sostenendo che il corsivo sia troppo difficile per i bambini più svantaggiati. Ora anche una larga fetta di esperti sostiene che insegnare il corsivo a bambini con difficoltà sia, addirittura, dannoso. Fortunatamente alcuni studi ne ribadiscono l’importanza. http://www.lastampa.it/2010/10/21/societa/la-bella-scrittura-ti-fa-intelligente-Th4ieeU5PeEnikpKXUVWeI/pagina.html

È palese che se un bambino ha problemi motori non può affrontare un simile impegno. Ma non trovo motivo per non provare ad insegnarlo ad un bambino con difficoltà, per esempio, di linguaggio. Lo scorso anno ho provato a seguire un percorso di scrittura abbastanza strutturato. Ora comincio a ” raccogliere” frutti. In questa fase i bambini stanno cominciando a ” cambiare” la scrittura, nel senso che stanno maturando un loro stile personale. Ma quanta soddisfazione nel vederli scrivere volentieri autoimponendosi il silenzio per concentrarsi meglio sui movimenti! Dalle foto si evince che, in fase iniziale, le scritture sono un po’ stereotipate. All’inizio, infatti, ero un po’ spaventata perché….assomigliavano quasi tutte alla mia! I bambini tendevano ad imitare  perfino i movimenti che mi vedevano fare quando scrivevo alla lavagna! Per qualche tempo ho temuto di averli condizionati troppo. Ora, fortunatamente, vedo chiaramente il distacco dal modello. Pericolo scampato!

Nella mia classe ci sono bambini stranieri, bambini con difficoltà di linguaggio e di comprensione. Tutti però scrivono in corsivo e nessuno di loro ha mai chiesto di non farlo. Anzi! Quando propongo loro lavori di consolidamento per le sillabe difficili in stampato maiuscolo storcono il naso. Provo ad inserire il materiale raccolto per raccontare il nostro percorso.

Il mio punto di riferimento è stato un piccolo testo http://www.ibs.it/code/9788842549123/venturelli-alessandra/lettere-fondo-mare.html di Alessandra Venturelli che delinea un percorso dal tratto più semplice e lineare a quello più complesso e tortuoso tipico del corsivo. Naturalmente ho spiegato ai bambini l’ importanza di imparare a scrivere bene e li ho resi partecipi dei loro progressi. Abbiamo dedicato “momenti speciali” a questa attività: dopo aver mostrato loro i movimenti che avrebbero dovuto imitare, si faceva silenzio. Matita ben appuntita, tanta tranquillità e…via, al lavoro! I bambini chiedevano spesso durante la settimana di fare i nostri esercizi: lo vivevano come un momento importante,”loro”. Ecco i primi movimenti. image   image image image image image image

La maggior parte dei bambini ama colorare. Ho incoraggiato in vari modi questa naturale propensione, utile a  sciogliere i movimenti di polsi e mani. Eccone alcuni.

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PROVA DI COPIE DI FIGURE Questa semplice prova testimonia i progressi fatti dai bambini durante l’ anno scolastico. Ad Aprile i bambini mostrano più scioltezza, più sicurezza e precisione nei movimenti.

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Ed ecco alcune scritture un po’ stereotipate che sono emerse. image image image imageimage

Ora, quasi a fine seconda, i bambini stanno maturando la loro vera scrittura: sperimentano, decidono che cosa ” tenere” e che cosa ” scartare”.Li lascio fare. Noto però un’ attenzione e una cura non comune ai famosi ” agganci” fra lettere. Attenzione che nasce dalla sicurezza di un automatismo acquisito e interiorizzato. Queste sono le loro scritture ad oggi.

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Quest’ultima  è la scrittura di un bambino con gravi difficoltà di linguaggio.

E’ evidente il tratto più difficoltoso e disarmonico. Il bambino, però scrive molto volentieri e in modo comprensibile.

Si può pretendere di più?

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Autore:

Non ho particolari talenti. Sono solo appassionatamente curioso. Albert Einstein

6 pensieri riguardo “La scrittura ritrovata

  1. Stai facendo un bel lavoro. Complimenti!
    In genere arrivano alle superiori con una grafia orribile. Spesso faccio molta fatica a correggere un testo breve quale può essere un brano per una versione.
    Mi rendo subito conto quando una brutta grafia è espressione di una personalità un po’ disordinata.
    Molti dei miei non sanno scrivere in corsivo, usano o un maiuscolo o uno stampatello malamente appreso dai libri.

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    1. Grazie! Il tuo commento mi rende felice. Anch’io trovo che i ragazzi scrivano molto ” male”. La scrittura racconta molto di noi stessi ed è chiaro che ,durante l’adolescenza l’inquietudine pervada anche la grafia. Sono convinta però che se i meccanismi vengono ben interiorizzati all’età ” giusta” ( scuola primaria) la leggibilità e la scorrevolezza rimarranno una costante. Il nostro è un ” compito” pieno di responsabilità e per questo così appassionante! Sono in contatto con una ri educatrice della scrittura che, a breve, ospiterò nel mio blog e che ci spiegherà ancora meglio….

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      1. Seguirò con interesse.
        Mio padre, ragioniere che ha studiato calligrafia a scuola, ha una grafia “professionale”, molto leggibile. Ed è uno strumento che si è portato per tutta la vita. D’altra parte ormai da piccoli si scrive a penna, da grandi al pc. Quindi bisognerebbe iniziare fin dalla primaria, come fai tu, a curare e far riflettere, sulla grafia.

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  2. Veramente interessante il tuo percorso, io sono tra le insegnanti che non presenta i quattro caratteri contemporaneamente…con i bambini troppo piccoli che arrivano in prima anche a 5 anni e 1/2 mi sembra prematuro! Un passo alla volta e raggiungiamo tutti gli stessi obiettivi – insieme 🙂

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